Trentotto operatori sanitari cubani sono arrivati il 13 aprile a Torino per aiutare i colleghi italiani dell’area sanitaria dedicata al Covid19 allestita nel complesso industriale OGR del capoluogo piemontese nella lotta al coronavirus. Si tratta di 21 medici e 16 infermieri, accompagnati dal loro coordinatore logistico, che resteranno ad operare in Piemonte fino a quando l’emergenza lo renderà necessario. Questa nuova azione di collaborazione cubana con l’Italia risponde ad una richiesta del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sulla base della positiva esperienza della brigata cubana di 37 medici e 15 infermieri che, dal 22 marzo, lavora con i suoi omologhi italiani nell’ospedale da campo di Crema, in Lombardia.
La richiesta del presidente piemontese è stata appoggiata dal Ministro della Salute Roberto Speranza, dalla città di Torino e dal sindaco Chiara Appendino, dall’Agenzia per gli Scambi Culturali ed Economici con Cuba (AICEC), dalla Fondazione Specchiodei Tempi, dalla società Lavazza e dalla Croce Rossa Italiana, oltre che da altre istituzioni, associazioni ed enti piemontesi.
Come espresso dall’Ambasciatore Cubano in Italia José Carlos Rodríguez Ruíz, presente all’arrivo dei suoi connazionali, “Cuba ritiene essenziale contribuire al necessario aumento della solidarietà, della collaborazione internazionale e degli sforzi congiunti a livello globale per risolvere al più presto l’enorme sfida posta da questa pandemia. La solidarietà salva la vita”.
L’aiuto offerto da Cuba, uno dei paesi prioritari della Cooperazione italiana, rappresenta un importante segnale a conferma del solido rapporto di amicizia tra i nostri due paesi.