La storia della piattaforma Cultivar ConCiencia e l’impegno di AICS per partenariati strategici nel campo della sostenibilità

I partenariati sono fondamentali non solo nello sviluppo e implementazione delle iniziative di cooperazione ma soprattutto nella fase di ideazione e progettazione, quando ancora racchiuse nella loro dimensione di sogno e speranza di cambiamento. Per la Sede dell’Avana, il 2023 è stato l’anno del consolidamento di un importante partenariato con Cultivar ConCiencia che ha abbracciato non singoli progetti ma un intero settore, quello dell’Agricoltura Sostenibile, intersecandolo con l’area della comunicazione.

Si tratta della fruttifera collaborazione tra AICS L’Avana e il Ministero dell’Agricoltura cubano che ha dato vita a “Cultivar ConCiencia”, una complessa ed articolata campagna di comunicazione e sensibilizzazione sui temi della sostenibilità, cura dell’ambiente e innovazione del campo agricolo per dare attuazione alla legge sulla sovranità alimentare e sulla sicurezza alimentare e nutrizionale del 2022 (Legge SSAN).

“Cultivar Conciencia è la materializzazione del sogno di un team di giornalisti ed esperti di comunicazione di fare un giornalismo scientifico innovativo cercando alleanze con le popolazioni per stabilire un legame tra settori dell’educazione, della scienza, della cultura e dell’agricoltura”, commenta Krystel Apillaga Roja, conduttrice del programma.

Il progetto è trasversale a tutte le iniziative del settore agricoltura e nel corso del 2023 è riuscito a realizzare 48 programmi televisivi che hanno portato ogni settimana sulla tv nazionale le buone pratiche agricole sul territorio cubano, per dare visibilità all’applicazione scientifica nella produzione agroalimentare, promuovere il consumo responsabile e sostenibile, così come valorizzare le iniziative di AICS a Cuba.

“In primo luogo, il Ministero dell’Agricoltura ha accolto molto bene l’idea e alcuni dei suoi gruppi imprenditoriali hanno sostenuto il processo, garantendo la produzione di alcune puntate con argomenti diversi. Successivamente, i progetti CubaFruta, Hab.Ama, Cambio Climatico Cuba e MásCafé, sviluppati dalle istituzioni scientifiche del ministero stesso e grazie al finanziamento e all’accompagnamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, hanno sostenuto la produzione di Cultivar Conciencia, in modo più ampio e diffuso, per la sua rilevanza come piattaforma di comunicazione della Legge SSAN”, spiega la giornalista. 

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Cuba è un paese che ha risorse economiche limitate ed il giornalismo ha bisogno di molto studio, di lunghe ore di lettura, comparazioni di informazioni e di fonti, dialogo con esperti. Tra le difficoltà vi è quella di riuscire ad affrontare i temi nel modo più attraente possibile, affinché contenuti che spesso sono meno compresi dai destinatari o dagli utenti, a causa delle specificità che racchiudono, possano attirare l’attenzione di nuovi spettatori. Per questo motivo, parlare di argomenti affrontati da ricerche approfondite e farlo con elevati standard di qualità e con la capacità di provocare un costante feedback da parte del pubblico è una sfida permanente del giornalismo.

“Qualcuno una volta mi disse che mi sarei innamorata dell’agricoltura, che era bella, e così è stato grazie a Cultivar ConCiencia e all’appoggio fondamentale di AICS L’Avana che ci ha dato il supporto per raccontare il nostro paese che abbiamo percorso in lungo e in largo alla scoperta delle iniziative della cooperazione italiana che attraversano varie provincie di Cuba, da un estremo all’altro. Abbiamo incontrato persone meravigliose che, tutt’oggi, affermano di voler continuare il lavoro a contatto con la terra fino alla morte; e questo ha rafforzato impegno e ispirazione. Così tra montagne, fiumi, strade, zone intricate, camion, trattori, picnic, laboratori, bestiame e coltivazioni, abbiamo stretto importanti amicizie dopo aver condiviso lunghe ore nelle case di contadini e contadine, protagonisti indiscussi dei progetti di AICS”, racconta emozionata Krystel.

Il progetto ha il merito di rendere visibile la gente che, nonostante tutti i conflitti sociali, lavora la terra per contribuire ad un’alimentazione sana, in armonia con la natura. L’idea è quella di incrementare anche le azioni partecipative che contribuiscono all’educazione ambientale con bambini, giovani e adulti; oltre a servire da ponte nella comunicazione per mostrare problematiche, sfide e soluzioni.

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Dopo un decennio di trasformazioni nel settore agricolo, i risultati raggiunti sono lontani da quelli necessari per soddisfare le richieste della popolazione, il contesto attuale indica che la produzione alimentare interna è ancora insufficiente. Ma non basta solo aumentare la produzione e la forza lavoro nelle campagne, occorre anche comunicare le storie di vita nei territori, le buone pratiche, i progressi scientifici e tecnologici, diretti ai sistemi alimentari che si stanno ottenendo anche grazie all’aiuto della cooperazione. Collegare, attraverso la comunicazione, diversi attori della società per lo sviluppo locale. Gestire diversi approcci: di genere, agroecologici, di resilienza e adattamento ai fenomeni climatici contemporanei. Tutte le strategie di comunicazione previste in questo senso contribuiscono a rafforzare le vocazioni dei più piccoli e dei più giovani al lavoro della produzione alimentare sostenibile, nelle sue più diverse sfaccettature.

“La forza e l’innovazione di questa campagna sta nella volontà di ispirare cambiamento attraverso la comunicazione con prodotti e azioni attraenti che utilizzano vari linguaggi, compresa la prospettiva transmediale (media tradizionali come stampa, radio, televisione; piattaforme digitali: social media, siti web, applicazioni mobili, risorse libri, giochi didattici, serie). La campagna ha previsto numerosi prodotti di comunicazione diffusi mediante i social network del progetto Cultivar ConCiencia e di AICS L’Avana. È da sottolineare il successo riscosso online: nel corso dell’anno sono stati acquisiti 883mila follower su Facebook e 5500 su Instagram”, ha spiegato il team della piattaforma.