La cooperazione italiana insieme ad altri attori internazionali trasforma il più grande e antico convento dell’Avana in un centro di formazione regionale per i mestieri del restauro.

  • L’Unione Europea, l’UNESCO, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e l’Organizzazione Italo-Latinoamericana sono stati i principali partner della Oficina del Historiador de La Habana in questo restauro.
  • I primi corsi inizieranno a novembre di quest’anno.
  •  Il centro fa parte del Polo di formazione culturale dei Caraibi, per promuovere la formazione per le economie creative e culturali.

Dopo cinque anni di intensi lavori di restauro, l’Oficina del Historiador de La Habana (OHCH) ha inaugurato il Collegio di Santa Clara per la formazione alle arti e ai mestieri della Restaurazione di Cuba e dei Caraibi negli spazi restaurati del Convento di Santa Clara, il più grande e antico edificio monastico della città. Questi lavori hanno ricevuto il sostegno di 4,5 milioni di euro di finanziamenti da parte dell’Unione Europea, con l’assistenza tecnica dell’UNESCO attraverso il programma “Transcultura: Integrare Cuba, i Caraibi e l’Unione Europea attraverso la Cultura e la Creatività (2020-2025)”, nonché 1,3 milioni di euro dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), attraverso il progetto “Collegio Santa Clara. Restauro e valorizzazione del complesso monumentale dell’ex convento di Santa Clara (in fase di esecuzione)”, implementato dall’Organizzazione italo-latinoamericana (IILA).

Un gioiello del patrimonio mondiale dell’UNESCO

Con oltre 12.300 metri quadrati distribuiti su tre isolati nel cuore dell’area dichiarata Patrimonio dell’Umanità “L’Avana Vecchia e il suo Sistema di Fortificazioni”, il convento si distingue per avere uno dei tetti in legno più grandi dell’America Latina e per ospitare la fontana d’acqua più antica della città. Per il suo restauro sono state utilizzate più di 600 tonnellate di materiali come legno, vernici e resine, malte, impianti elettrici e idraulici, pavimenti, ascensori, mobili e attrezzature tecnologiche per ripristinare i valori del patrimonio di questo edificio iconico, adattato alla sua nuova funzione di centro educativo.

Nell’ambito della collaborazione tra il sistema della cooperazione italiana (attraverso l’AICS e l’IILA) e l’OHCH, finalizzata principalmente al restauro dell’Aula Magna, l’Ambasciatore d’Italia a Cuba, Roberto Vellano, ha espresso il suo orgoglio nel sostenere il restauro e la creazione del Collegio Santa Clara. Secondo quanto ha affermato, “il restauro, che non è ancora stato completato, ha superato molte sfide grazie all’impegno e alla competenza di tutti i partner coinvolti”.

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Questa collaborazione ha permesso di completare diverse aule e laboratori nel chiostro principale del convento, che ospiterà la maggior parte delle strutture del Collegio e che permetterà iniziare le attività didattiche contemporaneamente al proseguimento del restauro del resto dell’edificio. Tra gli spazi ultimati spicca l’Aula Magna, l’ex chiesa del convento, con una capacità di 250 persone e attrezzature all’avanguardia, che la rendono la sala conferenze più grande e meglio attrezzata del centro storico dell’Avana per ospitare eventi internazionali.

“Oggi dimostriamo che il patrimonio non è sinonimo di passato, ma di futuro”, ha dichiarato Anne Lemaistre, direttrice dell’Ufficio regionale dell’UNESCO all’Avana. “Siamo profondamente grati all’Unione Europea, alla OHCH e agli altri partner per aver contribuito al recupero di questo gioiello del patrimonio, per metterlo al servizio della formazione dei giovani, dell’economia creativa e dello sviluppo sostenibile, una visione che è al centro del nostro lavoro all’UNESCO”, ha aggiunto.

 

Un centro chiave del Polo di formazione culturale dei Caraibi

Il Collegio Santa Clara fa parte del Polo di formazione culturale dei Caraibi, creato dal programma Transcultura per promuovere la formazione e rafforzare la professionalizzazione dei giovani nei settori culturali e creativi dei Caraibi come motore dello sviluppo sostenibile.

Nell’ambito di questa collaborazione, e dopo aver valutato le esigenze formative dei Caraibi, è stata progettata una serie di corsi specializzati. Inoltre, tanto Transcultura quanto il progetto della Cooperazione italiana promuovono il posizionamento internazionale del Collegio.

Integrato nel Piano Regolatore per la Rivitalizzazione Integrale dell’Avana Vecchia, il Collegio Santa Clara fornirà anche servizi tecnici specializzati nel restauro e promuoverà il turismo culturale e d’affari, in modo da favorirne la sostenibilità. Il progetto comprenderà anche attività rivolte agli abitanti delle aree circostanti, al fine di promuovere il patrimonio e l’accesso alla cultura tra i cittadini.

Informazioni sul programma AICS – IILA Convento Santa Clara

Il progetto “Colegio Santa Clara. Restauro e valorizzazione del complesso monumentale dell’ex Convento di Santa Clara”, ha l’obiettivo generale di sostenere il processo di recupero di questo spazio di inestimabile valore patrimoniale.

La proposta prevede di modificare la funzione primaria dell’ex convento, conservando la disposizione dei locali, aggiungendo nuovi spazi e trasformandolo in un centro di formazione per l’insegnamento di arti e mestieri direttamente collegati al restauro, sia a livello nazionale che internazionale.

L’intervento con un finanziamento italiano di 1,3 milioni di euro, gestito da IILA e OHCH, è finalizzato ad allestire l’area della chiesa e del campanile del Convento come sala conferenze specializzata della Scuola Santa Chiara e a sostenere l’alta formazione dell’OHCH attraverso la collaborazione con università e istituzioni italiane dedicate al restauro del patrimonio architettonico.

Ulteriori informazioni sul nostro sito. 

Informazioni sul programma Transcultura UNESCO-UE

Implementato dall’UNESCO con 15 milioni di euro di finanziamenti dell’Unione Europea, il programma “Transcultura: Integrare Cuba, i Caraibi e l’Unione Europea attraverso la cultura e la creatività” è il più grande investimento dell’Unione Europea nella cultura nei Caraibi. Il programma si concentra sul rafforzamento delle competenze dei giovani per l’economia creativa e sulla creazione di opportunità economiche attraverso il trasferimento di conoscenze e gli scambi culturali. Ad oggi, il programma Transcultura ha beneficiato oltre 2.700 giovani in 17 piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS) dei Caraibi, aggiudicandosi il premio per il partenariato PIDS 2024 delle Nazioni Unite nella categoria “sociale”. Gli Stati beneficiari del programma Transcultura sono: Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Cuba, Dominica, Repubblica Dominicana, Grenada, Guyana, Haiti, Giamaica, Montserrat, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Suriname e Trinidad e Tobago.

Ulteriori informazioni sul  www.unesco.org/es/transcultura

Colegio Santa Clara: al via il primo corso di formazione, promosso dalla Cooperazione italiana

Sono passati poco più di quattro mesi dall’inaugurazione dell’Aula Magna del Colegio de Santa Clara. In quel 29 aprile, nel quadro del Mese dell’Europa 2025, autorità cubane e internazionali, aprivano orgogliose le porte dell’antico Convento, il più bello dell’Habana Vieja, nelle parole di Eusebio Leal, dopo anni di lavori di ristrutturazione e restauro, che hanno restituito il complesso alla sua bellezza originale. L’Unione Europea, l’UNESCO, la Cooperazione italiana e l’Organizzazione Italo-Latinoamericana (IILA) sono stati i principali partner della Oficina del Historiador de la Ciudad de La Habana (OHCH) in questo restauro.

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Come ha ricordato in quella occasione l’Ambasciatore di Itala a Cuba Roberto Vellano, il restauro, quasi totalmente completato, ha superato una serie di sfide grazie all’impegno e alla competenza di tutte le istituzioni e persone coinvolte.

Sono queste stesse persone e istituzioni i protagonisti della nuova fase che si è aperta con l’inaugurazione dello scorso aprile, e che vede l’edificio convertito nel Colegio Santa Clara, un centro per la Formación en las Artes y los Oficios de la Restauración de Cuba y el Caribe de la Oficina del Historiador de la Ciudad.

In continuità con le attività formative previste dal progetto, “Collegio Santa Clara. Restauro e valorizzazione del complesso monumentale dell’ex convento di Santa Clara”, promosso dalla Cooperazione italiana (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale – MAECI, Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS) e implementato dall’Organizzazione Italo-Latinoamericana (IILA) sempre affianco alla Oficina del Historiador de la Ciudad de La Habana, è stato inaugurato ieri il primo corso presenziale del Colegio Santa Clara, un corso di formazione di tre settimane su temi di restauro e riabilitazione di edifici storici, utilizzo di nuove tecnologie ed economie creative.

L’iniziativa conta con la docenza di professori ed esperti di rinomate università e centri di ricerca italiani quali Sapienza università di Roma, Politecnico di Torino e Istituto Centrale per il Restauro.

Le attività formative sono state inaugurate ieri nell’Aula Magna del Colegio Santa Clara, con la presenza di Chiara Vighi, Coordinadora del Sector Cultura y Desarrollo Local de AICS, funzionari ed esperti della Oficina del Historiador, i partecipanti al corso, nonché le docenti Donatella Fiorani della Sapienza Università di Roma e Maria Elena Corrado dell’Istituto Centrale di Restauro e l’esperta IILA Thais Palermo.

Il Colegio di Santa Clara: dove teoria e lavoro sul campo si incontrano

Quello attuato dal progetto della cooperazione italiana è il primo corso presenziale del Colegio Santa Clara, ha sottolineato Gladys Collazo, Directora General de Patrimonio Cultural de la Oficina del Historiador in occasione dell’apertura del corso. Gladys ha sottolineato l’importanza dei temi trattati, anche in chiave di attualità.

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Le attività di formazione si svolgono in una delle aule già restaurate del Colegio Santa Clara. “E’ un corso che si tiene dentro a un cantiere, e questo è un valore aggiunto”, ha affermato Norma Pérez-Trujillo Tenorio, direttrice del Departamento Inversionista de Rehabilitación y Conservación Patrimonial della OHCH, sottolineando l’importanza di unire le due anime del Colegio Santa Clara: la teoria che incontra la pratica e la conoscenza che si amalgama alla realtà.

Il corso si articola in tre settimane di didattica frontale, per un gruppo di 25 professionisti cubani, costituito da specialisti, professori, architetti e ingegneri vincolati al Colegio de Santa Clara, nonché alle seguenti istituzioni cubane: la Direzione della Cooperazione Internazionale e l’Unità di Bilancio degli Investimenti dell’OHCH, il Piano Regolatore (l’ente incaricato di garantire lo sviluppo integrale della Zona Prioritaria per la Conservazione), la Società di Progetto RESTAURA, il Collegio Universitario San Gerónimo dell’Avana e la Scuola Laboratorio Gaspar Melchor de Jovellanos.

Nella prima settimana, il corso sarà tenuto da Donatella Fiorani, docente di restauro dei monumenti presso l’Università La Sapienza di Roma, e Maria Elena Corrado, responsabile del Servizio «Beni Architettonici» dell’Istituto Centrale per il Restauro, affiliato al Ministero dei Beni Culturali italiano. Le lezioni si concentreranno su rischio di perdita del patrimonio architettonico e la sua gestione, restauro e digitalizzazione, energie rinnovabili e sostenibilità nel recupero e restauro architettonico.

La seconda settimana di formazione sarà guidata dai docenti del Politecnico di Torino, i professori Andrea Manuello Bertetto e Paolo Piantanida e la ricercatrice Erika Lenticchia, del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica. Le sessioni si concentreranno su diagnosi e supervisione strutturale degli edifici storici, procedure di consolidamento e materiali non convenzionali per la salvaguardia del patrimonio storico, e aspetti dell’innovazione tecnologica nel sistema costruttivo e nel suo restauro.

Il ciclo di sessioni si concluderà con la docenza dell’architetto Augusto Chiaia, Coordinatore Generale del Programma Santa Clara per l’IILA, ​​con lezioni incentrate sul rapporto tra design industriale e conservazione del patrimonio, incubatori d’impresa ed economie creative.

La cerimonia di chiusura del corso segnerà anche la conclusione del progetto di cooperazione “Collegio Santa Clara. Restauro e valorizzazione del complesso monumentale dell’ex convento di Santa Clara” e vedrà la partecipazione di autorità italiane e cubane.

Ora, il sogno di Eusebio Leal di rendere l’antico Convento uno spazio dedicato completamente alla formazione sul restauro, inizia, come le vecchie mura dell’edificio, a “sentire il commercio indescrivibile con la luce”, nelle parole ispiratrici dell’Historiador, per il quale il vero senso del restauro di Santa Clara è uno dei momenti “più elevati di questa opera costante, incredibile, paziente, dell’infinito amore”.

Di: Dott.ssa Thais Palermo Buti/ Esperta Assistenza Tecnica per IILA

Info: https://www.italia-cuba.org/colegio-santa-clara-al-via-il-primo-corso-di-formazione/

Si conclude il progetto della cooperazione italiana dedicato al restauro e alla valorizzazione dell’antico convento di Santa Clara nella città de L’Avana con la consegna dei diplomi del primo corso presenziale

Riabilitare l’antico convento di Santa Clara nel cuore de L’Avana Vecchia e rilanciarlo come Centro di formazione per arti e mestieri del restauro per Cuba e i Caraibi, perseguendo l’ispirazione del Historiador de L’Avana Eusebio Leal: questo il proposito del progetto appena concluso, una collaborazione tra Oficina del Historiador de la ciudad de La Habana (OHCH), l’Organizzazione Internazionale italo-latinoamericana (IILA) con il sostegno del MAECI e dell’AICS.

L’opera del gruppo multidisciplinare di architetti e architette, ingegneri e ingegnere della OHCH che da quattro decenni fa risplendere gli edifici più emblematici della città coloniale, non si ferma qui. Infatti, grazie al contributo di altre collaborazioni, i chiostri continuano ad essere attraversati dalle persone che lavorano per seguire nell’intento di ristrutturare l’intero complesso monumentale.

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Il convento di Santa Clara, fondato nel XVII secolo, è uno degli edifici coloniali più importanti di Cuba. Inizialmente centro di restaurazione e conservazione, fu poi trasformato nel Ministero dei Lavori Pubblici negli anni ’90. L’edificio, molto danneggiato quando fu ricevuto nel 2012, è stato restaurato con attenzione ai dettagli, riportando i colori originali delle pitture murali. Il team che lavora al progetto è in gran parte femminile, una scelta che non è casuale. Come diceva Leal, “le donne sono come ragnatele, capaci di gestire più compiti contemporaneamente”. Nonostante molte abbiano studiato o lavorato all’estero, nessuna vuole lasciare Cuba; il loro desiderio è vedere il centro storico restaurato e onorare la memoria di Leal.

Il nuovo Colegio Santa Clara ha riaperto ufficialmente ad aprile 2025 dopo un lungo e accurato restauro del primo chiostro, ed è diventato ora un centro di formazione specializzato in Cuba e nei Caraibi nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio. L’Italia è stata al fianco dell’OHCH fin dall’inizio del progetto. Grazie al lavoro congiunto l’Aula Magna e il primo chiostro del Colegio sono stati restaurati. Il processo ha visto la collaborazione di numerosi partner internazionali, tra cui l’Unione Europea e l’UNESCO.

“Oggi chiudiamo il progetto del Colegio Santa Clara, però la collaborazione con IILA e OHCH continua con la nuova iniziativa di riabilitazione della Fondazione Fernando Ortiz e il Centro Culturale Padre Félix Varela. Entrambe le iniziative, quella conclusa e quella appena iniziata, offrono un’idea del rapporto di stretta cooperazione tra Italia e Cuba nel campo della gestione integrata del patrimonio, con approcci orientati alla sostenibilità e allo sviluppo locale. La valorizzazione dei beni patrimoniali, la promozione delle economie creative e il contributo allo sviluppo delle capacità locali di gestione e pianificazione territoriale sono i valori che la cooperazione italiana sostiene e continuerà a sostenere”, ha dichiarato Antonio Festa, direttore della sede AICS L’Avana.

Nell’Aula Magna restaurata, nel cuore del Colegio, si è svolta la cerimonia di chiusura del progetto della cooperazione italiana con la consegna dei diplomi del corso sul restauro e la riabilitazione di edifici storici, l’uso delle nuove tecnologie e una introduzione alle economie creative. La formazione, organizzata da IILA, è stata impartita da professori del Politecnico di Torino e della Università degli Studi della Sapienza, nelle aule appena ristrutturate. Tra i docenti, spiccano nomi come quello delle professoresse Donatella Fiorani e Maria Elena Corrado della Università degli Studi della Sapienza e dell’Istituto Centrale per il Restauro, Amedeo Manuello, Erica Lenticchia e Paolo Piantanida del Politecnico di Torino e l’architetto Augusto Chiaia, esperto dell’IILA e direttore del progetto.

Il corso ha visto la partecipazione di 25 professionisti cubani, tra architetti, ingegneri, restauratori e docenti, tutti impegnati a preservare e valorizzare il patrimonio culturale di Cuba.

«Le conferenze del corso hanno evidenziato l’importanza della scuola italiana di restauro per la nostra formazione, mostrando come l’integrazione di tecniche moderne negli edifici storici consenta di valorizzarli al meglio. Questo approccio si applicherà anche al chiostro 3 del convento, dove si fonderanno muri antichi e architetture contemporanee, con l’uso di nuove tecniche e materiali», ha dichiarato Rebeca Berovides, ingegnera del Grupo de Inversión y Gestión del Patrimonio de la OHCH.

Con la conclusione del corso e del progetto della cooperazione italiana, il Colegio Santa Clara ha aggiunto il primo tassello nel suo cammino come centro di eccellenza per la formazione nel settore del restauro. La cerimonia finale ha visto la partecipazione di autorità italiane e cubane e ha sancito la fine del progetto di cooperazione, che ha dato vita a un’infrastruttura educativa unica nel suo genere.

Il sogno di Eusebio Leal di trasformare il convento in uno spazio di formazione sul restauro ha finalmente preso vita, come aveva previsto: un luogo dove “la luce incontra il commercio indescrivibile” del sapere e della cultura, per preservare e valorizzare il patrimonio di Cuba e dei Caraibi.