Nell’ambito del progetto Avenida Italia, come risultato delle azioni formative sui temi della moda sostenibile e economia circolare, giovani stilisti e designer de L’Avana presenteranno le loro originali collezioni durante la Settimana della Moda di Torino dal 27 giugno al 3 luglio.
In occasione della nona edizione della Torino Fashion Week, la sede de L’Avana dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), insieme a Unioncamere Piemonte, al Governo Provinciale dell’Avana e al Governo Municipale di Centro Avana, sostiene il talento, l’arte e la creatività dei giovani, come motore di sviluppo socio-economico sostenibile in vista del raggiungimento degli obiettivi della Agenda 2030.
Secondo Chiara Vighi, esperta del Settore Cultura e Sviluppo Locale di AICS L’Avana: “I giovani creativi cubani che hanno partecipato ai laboratori artistici organizzati nell’ambito del nostro progetto Avenida Italia, hanno condiviso le proprie esperienze, collaborato attivamente e scoperto la loro creatività, comprendendo l’importanza di lavorare insieme per un obiettivo comune. Il percorso formativo ha previsto varie discipline come la poesia, il disegno grafico e la moda circolare. Durante l’ultimo workshop, il focus sulla sostenibilità della moda li ha aiutati a diventare maggiormente consapevoli dei temi ambientali e del loro ruolo per contribuire positivamente alla società. Infine, l’esperienza a Torino rappresenta una opportunità di scambio, curiosità e innovazione”.
Quest’anno, l’appuntamento con il capoluogo piemontese si arricchisce di nuove presenze. Infatti, oltre ai marchi cubani Innatus e Devi che hanno sfilato nella precedente edizione, tre nuovi stilisti, vincitori del concorso di Moda Circolare indetto da AICS L’Avana nel mese di marzo, proporranno le nuove tendenze della moda cubana, con la fusione di stili e energie differenti.
“Per me ha molta importanza l’accompagnamento offerto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nell’ambito del progetto Avenida Italia qui a Cuba perché dà la possibilità ai giovani brand emergenti di continuare a fare un lavoro 100% cubano e ci aiuta a posizionare la moda cubana a livello internazionale. È un’ottima opportunità per poter rappresentare la nostra cultura e la nostra creatività fuori dall’isola, è l’occasione per sviluppare il nostro potenziale, grazie al sostegno formativo di AICS”, ha dichiarato uno degli stilisti selezionati, Ordanis Hernández García.
Un’esperienza importante all’interno di un evento culturale internazionale che fa spazio ai temi della cooperazione allo sviluppo, che parla di moda sostenibile e si fa portavoce di culture, valori e tradizioni diverse. Un esempio virtuoso di come la cooperazione italiana a Cuba, grazie alla promozione della creatività e dell’innovazione, in armonia con le politiche di sviluppo locale del paese, riesca ad aprire cammini e percorsi verso nuove opportunità di crescita per giovani di talento.
Per saperne di più sul progetto:
L’iniziativa “Avenida Italia – Riabilitazione urbana integrale per la valorizzazione locale e il sostegno alle economie innovative, organiche, sostenibili, comunitarie, creative e circolari” è implementata dal Governo Provinciale dell’Avana, Governo Municipale del Centro Habana e Unioncamere Piemonte con il supporto tecnico e finanziario dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) de L’Avana.
Il progetto mira ad accompagnare il processo di recupero integrale del quartiere di Centro Habana, contribuendo alla valorizzazione della sua immagine architettonica e urbanistica e al rafforzamento della sua capacità attrattiva, favorendo l’avvio di azioni economiche e socio-culturali innovative.
Il principale ambito di intervento delle attività è l’area intorno alla Avenida Italia dove si stanno implementando azioni non solo di recupero di alcuni immobili per fini culturali, sociali ed economici come la creazione di un Factory Museum ed un co-working ma si incoraggiano anche percorsi formativi in vari ambiti tra cui la moda, diretti soprattutto ai giovani e alle donne per fomentare economie creative e lo sviluppo delle industrie culturali.