Di: Dra. Thais Palermo Buti/ Experta de Asistencia Técnica al Desarrollo Local de El Cobre (IILA)
Fonte: https://www.italia-cuba.org/rutas-del-cobre-turismo-ecologico-y-sostenible-para-un-desarrollo-local-integrado/
Rutas de El Cobre è un progetto di ecoturismo ed escursionismo avviato al Cobre, cittadina a pochi chilometri da Santiago de Cuba e importante centro religioso, sede del Santuario de la Virgen de la Caridad del Cobre, patrona del Paese.
L’iniziativa punta a contribuire all’ampliamento dell’offerta turistica locale, oggi limitata soprattutto alla visita al Santuario, e unisce la valorizzazione del patrimonio intangibile del luogo – paesaggistico, naturale, storico, culturale – alla riscoperta della identità cobrense da parte dei suoi abitanti, principali artefici e beneficiari dell’iniziativa.
Inaugurate nell’aprile 2025 alla Casa de la Cultura del Cobre, le Rutas de El Cobre (Sentieri del Cobre, in italiano) sono uno dei risultati del programma finanziato dalla cooperazione italiana, attraverso il Ministero degli Affari Esteri Cooperazione Internazionale e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), “Apoyo a la puesta en valor del patrimonio cultural de El Cobre”, implementato dall’Organizzazione internazionale Italo Latino-americana (IILA) e dalla Oficina del Conservador di Santiago di Cuba (OCC) insieme al governo e alle comunità locali.
Tra gli obiettivi del programma, conclusosi lo scorso aprile, la ristrutturazione di 14 edifici situati a corona di piazza Agustín Cebreco (Parque Central), nonché il miglioramento della capacità di valorizzazione e gestione del patrimonio storico a fini turistico-culturali e come fonte di occupazione.
Las Rutas de El Cobre: un processo partecipativo per lo sviluppo locale
Il percorso che ha portato all’identificazione, preparazione e lancio delle Rutas de El Cobre è iniziato nel 2018, con la prima missione di Assistenza Tecnica dell’IILA dedicata specificamente a identificare i possibili ambiti su cui lavorare, insieme alla OCC e agli attori locali, per una proposta di riattivazione dell’economia locale, rimasta a lungo dipendente esclusivamente dal turismo religioso, specie dopo la chiusura della miniera di rame nel 2001.
Fondamentale per la elaborazione di una proposta definitiva è stato il protagonismo della comunità locale, coinvolta fin dall’inizio nell’identificazione dei settori di intervento potenziali e delle possibili soluzioni. Dal 2019 al 2024 si sono tenuti (anche a distanza) una serie di laboratori tematici su imprenditoria, nuovi modelli economici attivati a Cuba, patrimonio culturale, economia creativa, e incontri di co-progettazione.
Il raccordo con la comunità locale è stato coordinato dalla dott.ssa Yaumara Lopez, a capo del gruppo di lavoro “Caminos del Café” della OCC e direttrice di Casa Dranguet, il Centro di Interpretazione e Divulgazione del Patrimonio Culturale del Caffè, spazio progettato per promuovere i valori di questo patrimonio e le azioni volte a salvaguardare la cultura legata al caffè, in particolare a Santiago de Cuba.
Tra le opzioni emerse dai tavoli di lavoro, figuravano inizialmente la formazione integrale di risorse umane sull’imprenditoria, la riattivazione di settori produttivi da tempo dismessi legati all’edilizia e alla trasformazione alimentare, e la creazione di percorsi turistici alternativi, che facessero emergere i tanti aspetti di valore patrimoniale della regione, rimasti per lo più sconosciuti ai turisti che approdano nell’isola.
Sebbene le proposte siano state elaborate considerando tutte le potenzialità del territorio, la decisione di realizzare le Rutas de El Cobre ha tenuto conto anche della fattibilità di portare a termine, entro l’imminente chiusura del Programma di cooperazione, almeno una prima fase del progetto, considerate le disponibilità di tempo e risorse, sia economiche che umane.
A favorire l’avvio del processo per la creazione dei sentieri ecoturistici ha inciso molto il senso di appartenenza manifestato dagli abitanti che, attraverso le camminate di esplorazione e gli incontri di co-progettazione, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sul valore del proprio territorio, e di far emergere saperi ancestrali che possono essere messi a disposizione dello sviluppo del Cobre attraverso un turismo responsabile e sostenibile.
Alla scoperta de El Cobre: il cammino delle miniere e le bellezze naturali
Finora gli abitanti del Cobre hanno identificato quattro itinerari ecologici, due dei quali sono stati completamente mappati e resi disponibili sul sito web del Programma di cooperazione, da cui si possono scaricare i flyer e visualizzare il percorso su Google Maps.
Entrambi i sentieri partono dalla piazza centrale Agustín Cebreco, dove ha sede la Casa de la Cultura, struttura responsabile di fornire informazioni utili e di contattare le guide locali, fortemente consigliate per la realizzazione della camminata.
Bellos Horizontes è un percorso di 7 km, ad anello. Attraversa i resti della strada di pietra che dava accesso alla prima chiesa del paese, luoghi pubblici ancora utilizzati dai residenti della zona, la piazza dove sorgevano i primi insediamenti costruiti dai minatori. Si entra quindi nel bosco, dove la vegetazione e gli uccelli endemici sono l’attrazione principale, e si arriva alla sorgente Beto Pérez. Si ritorna costeggiando il villaggio lungo un altopiano da cui si vede la Basilica della Virgen de la Caridad del Cobre, si arriva al belvedere del Pozo Azul, dove si riconoscono le antiche installazioni delle miniere di rame, al Monumento al Cimarrón, punto di interesse della Ruta de las Personas Esclavizadas (UNESCO) e al Pozo Azul.
Los Caminos de la Míneria, diretto alla cascata “El Saltadino”, è un percorso di circa 14 km, non ad anello. Il chilometraggio indica il percorso di andata e ritorno. Il cammino attraversa le vecchie strutture dell’impianto di lavorazione del rame, attivo fino al 2001. Prosegue lungo il percorso della ferrovia che collegava le miniere con il porto di Santiago de Cuba. Lungo il percorso si possono vedere opere di ingegneria civile come contrafforti, canali di scolo e ponti. È stato teatro di numerose operazioni dell’Esercito Mambí e sono ancora conservate le fondamenta di uno dei ponti distrutti durante la Guerra dei Dieci Anni. Lasciandosi alle spalle il percorso con le vestigia storiche, ci si avvicina a “El Saltadino”, una cascata con una piccola spiaggia dove è possibile fare il bagno e sostare.
La sfida della sostenibilità: costruire il futuro per i sentieri del Cobre
L’inaugurazione delle Rutas de El Cobre è stata anche l’occasione per un dibattito più ampio, tra AICS, IILA, la OCC e i rappresentanti del Governo locale del Cobre, sulla sostenibilità dell’iniziativa, che vorrebbe dare un impulso allo sviluppo locale integrato a partire dalla valorizzazione del patrimonio tangibile e intangibile del Cobre e da una offerta turistica più sostenibile.
Con la conclusione del Programma di cooperazione che ha finanziato le attività iniziali del progetto, gli attori coinvolti hanno delineato alcune strategie possibili per creare un indotto a partire da un turismo cosiddetto intersettoriale, quale rappresenta la Rutas de El Cobre.
Il primo passo in questo senso è stato l’identificazione di possibili attività produttive esistenti o da attivare lungo i percorsi – bar, ristoranti, alloggi, aziende agricole, artigiani – che potrebbero offrire servizi e prodotti ai turisti interessati al cammino.
Non meno importante è stato l’affidamento del ruolo di “punto focale” dei percorsi alla Casa di Cultura del Cobre, un presidio di cultura e formazione sul territorio, che collabora attivamente con il Governo locale e con i tanti giovani che hanno partecipato alla prima fase dell’iniziativa. La Casa de la Cultura è responsabile non solo di fornire informazioni utili al pubblico, ma anche di contattare le guide locali, abitanti con una profonda conoscenza del territorio, che hanno dato la propria disponibilità ad accompagnare gli escursionisti durante i percorsi.
Una sfida di altra natura, ma determinante per il successo dell’iniziativa, è quella della visibilità: come far arrivare al pubblico, cubano e straniero, informazioni sull’esistenza dei nuovi sentieri del Cobre. Intanto, le persone coinvolte sia a Cuba che in Italia si sono attivate su diversi canali, con l’obiettivo di far conoscere l’iniziativa a pubblici diversi: a Cuba, la OCC la sta presentando a una serie di eventi di settore ai quali partecipa, e potrà contare sui contatti già esistenti all’estero per raggiungere un pubblico più ampio, grazie all’esperienza positiva realizzata con i Cammini del Caffè, da parte di Casa Dranguet.
Dall’Italia, si è lavorato per rendere l’iniziativa visibile sul sito web del Programma di cooperazione tra AICS, IILA e OCC. Inoltre, i percorsi sono stati creati e resi pubblici su Google Maps, e si sta lavorando al loro inserimento su applicazioni internazionali di trekking quali Wikiloc e Komoot.
Parallelamente, si cercano nuove fonti di finanziamento che possano dare seguito al lavoro incipiente, ma fondamentale, avviato al Cobre. Un lavoro che non ha ancora dato risultati dal punto di vista dei benefici economici diretti alla popolazione, ma ha gettato le basi per la costruzione di un futuro possibile sul territorio, partendo da queste esperienze comunitarie. Nelle parole di uno degli abitanti e artefici della realizzazione del cammino, “da quando hanno chiuso le miniere, è la prima volta che sento un alito di speranza”. Ora vogliamo lavorare sodo per trasformare questo alito in una brezza duratura.
Info: https://www.italia-cuba.org/proyecto-rutas-del-cobre/