Nell’ambito del progetto Climate Change Cuba – Miglioramento della resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici nell’Oriente di Cuba, è stata effettuata dal 10 al 22 marzo 2022 una missione coordinata dall’organizzazione Bioversity International e INIFAT, finalizzata a realizzare visite di lavoro presso i comuni oggetto del progetto nella provincia di Guantánamo.
Bioversity International è un’organizzazione internazionale di ricerca per lo sviluppo che si occupa di sviluppare studi scientifici, e proporre pratiche e soluzioni per la salvaguardia della biodiversità agricola e il raggiungimento della sicurezza alimentare, lavorando con partner in paesi a basso reddito in diverse regioni in cui la biodiversità agricola può contribuire a migliorare la nutrizione, la resilienza, la produttività e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
A Cuba, collabora con l’AICS, il Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP) , l’Instituto de Investigaciones Agro-Forestales (INAF) e l’Instituto de Investigaciones Fundamentales en Agricultura Tropical (INIFAT) nell’ambito delle attività del progetto CCC – Climate Change Cuba, che si occupa di migliorare la resilienza delle comunità rurali e delle filiere produttive principali, attraverso un approccio di Climate Smart Agricolture, incentivando la conservazione del patrimonio forestale e la riforestazione con specie native e la diversificazione della produzione agricola, con un approccio integrato nella gestione dei bacini idrografici per la riduzione della vulnerabilità dovuta a eventi climatici estremi.
L’obiettivo della missione è stato quello di realizzare un’analisi dei produttori e delle loro aziende nei comuni di Guantánamo, San Antonio del Sur, Imías, Maisí, coinvolti del progetto, nonché delle semenze utilizzate, e l’uso del suolo secondo la vocazione del territorio e di svolgere riunioni di lavoro con i partner a livello locale.
Paola de Santis, biologa ambientale che ha partecipato allo studio, si dichiara soddisfatta dei risultati dell’attività: “Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi prefissati” afferma. “Abbiamo avuto modo di vedere la composizione e il funzionamento delle aziende, da cui abbiamo prelevato dei campioni di terreno, comprese le sementiere, che ci permetteranno di valutare i punti critici delle unità produttive. Abbiamo anche effettuato diversi incontri con i produttori, che hanno rafforzato così il collegamento con il territorio.”
L’attività permetterà migliorare la selezione dei beneficiari e grazie ai risultati ottenuti sarà possibile sviluppare proposte di adeguamento in base agli scenari di Cambiamenti Climatici con analisi di adattamento. Questo servirà da linea di base per sviluppare proposte adeguate all’adattamento dei sistemi produttivi ai CC in evoluzione, in base ai principi dell’agricoltura climaticamente intelligente.