AICS L’Avana partecipa alla COP16 con le altre sedi in America Latina

La sede AICS de L’Avana, dal 2017 impegnata sul territorio cubano per promuovere una cooperazione innovatrice tra i due paesi e fomentare uno sviluppo locale, inclusivo e sostenibile, è presente alla COP16 in sinergia con le altre sedi AICS dell’America Latina, la sede AICS Bogotà che ha coordinato la partecipazione della cooperazione italiana all’evento e la sede AICS San Salvador, anch’essa impegnata nelle sfide della sostenibilità.

Il proposito di questa forte presenza nella Conferenza delle Parti sulla Biodiversità, è quello di mostrare le strategie che le agenzie stanno portando avanti nella regione latinoamericana e rafforzare il ruolo che gioca la politica estera del governo italiano nella promozione del rispetto della biodiversità, l’uso sostenibile delle sue risorse e la condivisione equa dei suoi benefici.

In questi primi giorni, a Cali, una delegazione formata da AICS L’Avana e dall’istituto INAF – Istituto Nazionale Agroforestale cubano, partner di molte iniziative della sede nella parte orientale ed occidentale del paese, partecipa a numerosi eventi che mettono in risalto i risultati e gli impatti delle azioni portate avanti dalla sede Bogotà, stimolando un dibattito interessante sui punti in comune dei diversi paesi, sulle buone pratiche e sulle sfide che si affrontano per proteggere la biodiversità e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

DSC00468 DSC00257 1 DSC00255 1

Nello spazio dello stand dedicato ad AICS, si trovano cooperanti e tecnici, attori delle ong coinvolte nei progetti della cooperazione, giovani protagonisti delle iniziative, tante storie di persone che proteggono l’ambiente e custodiscono la biodiversità in America Latina.

L’Italia conferma l’impegno per la sostenibilità durante la COP16, e mostrerà le strategie per supportare le comunità locali ed il loro sviluppo socio-economico e ambientale in un evento nella Zona Verde, il prossimo 28 di ottobre che si prevede verrà aperto dal Capo delegazione italiano Sottosegretario Barbaro del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano (MASE) con la partecipazione dei titolari delle tre sedi della regione latinoamericana di AICS Bogotá, L’Avana, San Salvador e di Tirana in collegamento online.

Saranno analizzati i diversi approcci, sempre con l’impegno di garantire che la cooperazione continui a investire in progetti dedicati alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alla promozione di pratiche sostenibili nei paesi del Sud del mondo. Un’attenzione particolare sarà rivolta anche alle iniziative agroecologiche, con un focus su giovani e donne, che rappresentano i protagonisti e le protagoniste di questi progetti nelle sedi coinvolte.

Le donne al centro della sovranità alimentare e della biodiversità: incontro alla COP16 promosso da AICS

In occasione della Conferenza delle Parti (COP16) che si svolge a Cali, si è tenuto un incontro significativo che ha sottolineato il ruolo fondamentale delle donne nella sovranità alimentare e nella protezione della biodiversità. Questo evento ha riunito rappresentanti di associazioni e enti che collaborano con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) a Cuba e in Colombia nel quadro di progetti promossi dal sistema della cooperazione italiana in entrambi i paesi.

Organizzato dal Programa de Desarrollo Rural con Enfoque Territorial (DRET II) dell’Unione europea in Colombia, AICS Bogotà – sede Sud America, la FAO e Parques Nacionales Naturales de Colombia, con la collaborazione di AICS L’Avana, lo scambio arricchente ha avuto come protagoniste donne provenienti da Colombia e Cuba che hanno condiviso le loro esperienze nella lotta per un futuro più sostenibile.

Tra le relatrici, Francisca Santos, leader e maestra ceramista della comunità Ticuna di San Martin de Amacayacu; Mayra Alejandra Quintero, leader Wayuu e rappresentante di ASODEPAG; e Idalmis Acosta Morejón, direttrice dello sviluppo dell’Istituto di Ricerche Agroforestali (INAF), controparte nazionale di AICS L’Avana.

Le storie condivise durante l’incontro riflettono l’impatto trasformativo che le donne hanno sull’agricoltura e sulla conservazione dell’ambiente. Dalle indigene colombiane che conservano i semi nativi e promuovono le pratiche di agricoltura biologica, alle donne cubane che hanno implementato metodi agroecologici per rafforzare le loro comunità, ogni storia è una testimonianza dell’impegno e dell’innovazione femminile.

In Colombia, le donne sono leader di iniziative che non solo garantiscono l’alimentazione delle loro famiglie, ma contribuiscono anche alla protezione degli ecosistemi locali. Il loro lavoro va oltre l’agricoltura; è uno sforzo per mantenere vive le tradizioni ancestrali e promuovere un rapporto sostenibile con la terra.

DSC00180 1 DSC00197 1 DSC00174 1

“Le conoscenze sono essenziali. Sono nata in campagna e fin da piccola ho imparato a valorizzare la terra, un impegno che porto nel cuore. Noi donne wayuu giochiamo un ruolo fondamentale nella costruzione della pace con la natura. Siamo custodi delle nostre tradizioni e abbiamo la responsabilità di trasmettere ai nostri figli le conoscenze ancestrali e la cura dell’ambiente. In questo modo, ci assicuriamo che la nostra cultura perduri”, ha dichiarato Mayra Quintero, leader wayuu.

A Cuba, i progetti di cooperazione hanno rafforzato le strategie di genere in ambito rurale, promosse da diverse istituzioni cubane. Queste iniziative mirano a dare potere alle donne, riconoscendo il loro ruolo essenziale nello sviluppo sostenibile e nella sicurezza alimentare del paese.

“Come istituto, abbiamo messo la scienza e la conoscenza al servizio delle comunità. Ogni seme che si semina, ogni raccolto che si ottiene porta con sé lo sforzo e la dedizione delle donne. Grazie alla nostra sinergia con l’agenzia e a una forte volontà politica, ci impegniamo per avvicinarci agli ambienti rurali e sviluppare una strategia che renda visibile il ruolo cruciale delle donne come custodi della biodiversità e come pilastri della produzione che contribuisce all’economia familiare”, ha spiegato nel suo intervento la direttrice sviluppo dell’INAF.

L’incontro si è concluso con un messaggio chiaro: la sovranità alimentare non è solo un diritto individuale, ma una responsabilità condivisa tra tutti gli attori.

“Il cambiamento climatico è una realtà che sta trasformando il nostro pianeta, e quello che sta per venire sarà ancora peggio. Perciò dico alle persone ricche del mondo: è fondamentale che comincino a seminare piante e a prendersi cura del nostro ambiente. Come donne, insegniamo ai nostri figli l’importanza di proteggere i fiumi e la terra, perché tutti dipendiamo da lei. Senza la madre terra, non possiamo essere felici”, ha sottolineato Francisca, indigena Ticuna.

Le donne, in prima linea in queste battaglie, dimostrano che la loro partecipazione è fondamentale per costruire un futuro più giusto e sostenibile per tutti.

DSC00244 1 DSC00166 1 DSC00211 1